Consiglio comunale il 31 ottobre 2024

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Il Consiglio comunale di Valtournenche si è riunito giovedì 31 ottobre 2024, con tre punti all’ordine del giorno.

Data:

31 Ottobre 2024

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consiglio valtournenche
Il Consiglio comunale di Valtournenche, riunito il 31 ottobre 2024

Descrizione

In apertura di seduta, è stato dedicato un minuto di silenzio ai Votornèn deceduti nel corso del 2024, vista la prossimità con la Commemorazione dei defunti.

Dopo aver approvato i verbali della seduta precedente, è stata data risposta all’interrogazione presentata dai gruppi di minoranza al fine di ottenere informazioni in merito alle gare di Coppa del Mondo annullate.
La consigliere Valentina Hérin (Votornèn Unì) ha riferito di aver appreso che la Fis avrebbe offerto alla Federazione Svizzera la possibilità di organizzare una gara di Coppa del Mondo di sci a Zermatt. Sono stati richiesti chiarimenti in relazione a quanto previsto dal contratto quinquennale di accordo per la Matterhorn Speed Opening e quali siano le intenzioni dell’Ente e della Cervino SpA per i prossimi anni.
La sindaco Elisa Cicco ha risposto che il Comune non dispone di informazioni certe in merito. Ha aggiunto che il contratto è vigente e non contiene clausole che vincolano il Comune a versare i 200mila euro al Comitato organizzatore, se la gara non è disputata sul versante italiano. Non vi è dunque il rischio di dover contribuire economicamente a una gara disputata a Zermatt. Cervino SpA collabora in maniera sinergica e quindi ogni decisione per il futuro sarà assunta in maniera collegiale. Le risorse destinate alla gara per il 2024 sono state svincolate e diversamente utilizzate.
Il capogruppo Luciano Maquignaz (Per Valtournenche e il Breuil) ha chiesto di quantificare il dettaglio delle spese collegate all’evento. 150mila euro sono stati spesi, nel 2023, per gli eventi collaterali, portando quindi la spesa complessiva a carico del Comune di Valtournenche a 350mila euro, gli ha risposto la sindaco Cicco .
Il capogruppo Roberto Avetrani (Votornèn Unì)  ha chiesto che, per il futuro, si metta ordine nella gestione dell’iniziativa, facendo lavorare le strutture esistenti invece di crearne altre. Ha ribadito i suoi dubbi rispetto alle effettive ricadute positive di questa iniziativa sulla località, e ha suggerito di evitare di investire su attività ad alto rischio. Ha aggiunto di non ritenere corretto il comportamento del partner elvetico.
La sindaco Cicco ha replicato che la Fondazione è stata costituita in emergenza, poiché vi erano tempistiche ristrette, visto che il Consorzio turistico non avrebbe potuto farsi carico dell’organizzazione: «Tutti abbiamo creduto fortemente in questa gara, posta all’inizio della stagione, dal tracciato particolare e di grande richiamo mediatico». Ha affermato di comprendere la riservatezza svizzera e ha concluso che è principalmente la Federazione internazionale, interagendo con quelle territoriali, che decide i calendari.

I lavori si sono conclusi con l’approvazione dell’integrazione al Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per l’anno 2024.
L’inserimento nel Piano dell’immobile ex Cinéma des Guides è un passaggio formale dovuto, ha spiegato la sindaco Cicco. Al momento è stato sottoscritto un preliminare di vendita. La scelta di procedere all’alienazione di questo immobile non è casuale ma ha la funzione di risolvere in via conciliativa la situazione con la società che possiede la restante parte dell’immobile che ospita il Cinema. Si tratta di una proprietà non strategica per la collettività. La vendita avverrà a seguito di trattativa diretta. La cifra pattuita è di 450mila euro, superiore a quello di perizia di 330mila.
Il capogruppo Maquignaz ha ribadito la contrarietà del suo gruppo alla vendita.
Il capogruppo Avetrani ha chiesto se vi sia un parere legale scritto che conforti il Consiglio nell’assumere questa decisione, visto che l’intenzione è di procedere al rogito nel corso del mese di novembre, cioè prima che siano decorsi i 60 giorni della pubblicazione del Piano.
La sindaco ha risposto di aver gestito la pratica con la costante assistenza di un legale.
Il capogruppo Avetrani ha annunciato il voto contrario delle opposizioni. Ha detto: «Politicamente, la nostra intenzione era di procedere alla riqualificazione di quella struttura a beneficio della collettività. Voi vi assumete la responsabilità della vostra scelta ma noi contestiamo il percorso con il quale arrivate a questo risultato. Se la struttura è nelle attuali condizioni è frutto anche dell’abbandono nel quale è stata lasciata per anni. Abbiamo abbandonato l’aula il 27 maggio, poiché non ritenevamo vi fosse l’urgenza da voi asserita nell’approvare la vendita e poiché non vi era stato il preliminare inserimento nel Piano delle Alienazioni, che avete portato oggi in Consiglio. La Regione autonoma Valle d’Aosta ha rilevato che non vi è stata un procedimento trasparente e voi non avete ancora risposto a quella lettera». Ha quindi espresso il dubbio che sia legittimo un inserimento nel Piano di alienazioni immobiliari successivo al preliminare di vendita e che la controparte potrebbe impugnarlo, chiedendo di essere risarcita. Ha precisato che il voto contrario era per ragioni amministrative e di opportunità.
La sindaco ha precisato che la data del rogito non è ancora stata fissata. La tempistica sarà concordata con l’assistenza del legale.
La delibera è stata approvata a maggioranza.

Nell’ambito delle comunicazioni, il presidente Gilbert Pession ha formulato i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi Consigli direttivi dei Comitati Palet e Tsan. Ha allargato gli auguri ai Direttivi di tutte le altre Associazioni che operano sul territorio.
La sindaco Cicco ha comunicato che sono stati conclusi i lavori sugli acquedotti della pista cinque e il servizio è stato ripristinato. I lavori per l’illuminazione in via Bich non sono ancora stati conclusi su richiesta della Regione, che doveva completare il disalveo. Il cavo è stato spostato sul lato opposto e il ripristino del servizio dovrebbe avvenire in giornata. Sempre per non intralciare i lavori di disalveo, le tre passerelle saranno completate entro l’11 novembre.
La sindaco ha ringraziato i consiglieri per il lavoro che quotidianamente svolgono e che forse non è adeguatamente percepito dalla popolazione.
In merito alla vicenda marchi, ha voluto rispondere in modo trasparente e indirizzandosi all’intera cittadinanza alle accuse di inerzia che i gruppi di minoranza hanno mosso alla maggioranza, alla Giunta e a lei stessa: «Domenica 27 ottobre, in un post su Facebook poi ripreso da un articolo su La Stampa il giorno seguente, le opposizioni hanno espresso critiche basate su una ricostruzione dei fatti non rispondente alla realtà. Sostengono, infatti, che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy avrebbe inizialmente respinto la richiesta di registrazione del marchio Cervinia, presentata dai signori Claudio Salto e Mauro Collomb, e che il Comune ne fosse informato senza intervenire.
In realtà, il Comune ha ricevuto il 20 febbraio 2024, per conoscenza, la richiesta di registrazione inviata al Ministero dallo studio legale che rappresenta i signori Salto e Collomb. Ha così appreso della richiesta di registrazione presso la Chambre valdôtaine presentata il 6 dicembre 2023 e da questa rifiutata con proposta del 15 febbraio 2024. I richiedenti hanno argomentato che l'autorizzazione del Comune prevista dalla norma non fosse necessaria poiché quest'ultimo, con la proposta alla Regione autonoma Valle d'Aosta di ufficializzare il toponimo Le Breuil, aveva “dismesso” (così si legge nel documento) l’uso del toponimo Cervinia e Breuil-Cervinia. Successivamente, il Ministero ha accolto le osservazioni dei richiedenti e registrato il marchio.
Non appena appresa la decisione ministeriale, il Comune ha immediatamente attivato le procedure di difesa dei propri diritti nella sede competente e ha stanziato una somma ritenuta congrua per sostenere la vicenda giudiziaria fino alla sua conclusione. Non si tratta dunque di inerzia bensì di rispetto delle procedure e delle normative.
I privati possono scegliere atteggiamenti temerari; tuttavia, chi rappresenta un Ente pubblico per mandato dei cittadini deve mantenersi un esempio di correttezza e rispetto delle regole. Comprendo che le minoranze possano voler sfruttare la vicenda in maniera politica ma tengo a chiarire che, in ogni fase, esse sono state informate direttamente da me sull’evolversi della situazione. Di tale rispetto istituzionale, non è stata data alcuna evidenza né ai loro elettori né agli organi di informazione e preciso infine che, da loro, non ho mai ricevuto indicazioni di azioni diverse da quelle da noi proposte e messe in atto
».

La sindaco  ha poi richiamato tutti al rispetto interpersonale, anche nelle espressioni di dissenso verso le azioni dell’Amministrazione comunale: «Sono bene accette quando aiutano a costruire e migliorare ma gli insulti non possono essere capiti né perdonati. Rivolgendo epiteti via social, si commette il reato di diffamazione aggravata, un reato grave ancor più quando ripetuto. Le persone che operano in un’Amministrazione devono difendere l’immagine dell’istituzione che sono state chiamate a governare. Se questi comportamenti perdureranno, non escludo che l’Amministrazione possa agire in propria difesa».
Il capogruppo Avetrani ha affermato che sarebbe il primo a sottoscrivere un’azione contro la diffamazione.
In relazione alla questione del marchio, ha ricordato di aver contestato la vicenda sin dall’inizio poiché era mancata la trasparenza nel coinvolgimento con la popolazione. Ha aggiunto che l’8 agosto, quando la questione è stata portata all’attenzione del Consiglio, non è stato fatto cenno alla lettera di febbraio: «A febbraio, il Comune sapeva. In quel momento, il rifiuto della domanda doveva essere utilizzato per una chiara presa di posizione. Forse avrebbe potuto evitare la situazione attuale. Mi faccio una colpa di non essermene accorto prima, perché avrei potuto essere propositivo sin da allora».
Il capogruppo Maquignaz ha chiesto un aggiornamento sulla Capanna Carrel.
In settembre e ottobre non si è potuto lavorare in cresta, ha risposto la sindaco. Le valutazioni sul rinvio della conclusione del cantiere al 2025 sono in corso.
Rispondendo a una sollecitazione del consigliere Paolo Madotto (Per Valtournenche e il Breuil), la sindaco ha riferito che è stato avviato il procedimento per giungere alla stipula di un Accordo di Programma per la riqualificazione dell’area Gran Baita, esterna al Pud. Il Comune la ritiene un’opera di interesse pubblico, poiché sarà necessario installare le infrastrutture necessarie. Il Consiglio sarà informato sugli avanzamenti.

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Ultimo aggiornamento: 31/10/2024, 19:27

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